Neuroma di Morton
La modalità più comune con la quale si presenta il neuroma interdigitale (di Morton) è un dolore localizzato tra la testa del terzo e quella del quarto metatarso (nel terzo spazio interdigitale) che si irradia al terzo e quarto dito (Fig.A). I pazienti spesso lo descrivono come un dolore urente che in modo intermittente “si sposta”. Di solito, il dolore è esacerbato da scarpe strette o con il tacco alto oppure da un aumento dell’attività del piede. Il dolore è spesso alleviato dal togliersi le scarpe e dallo sfregamento dell’avampiede. Occasionalmente, questi sintomi si presentano nel secondo spazio interdigitale con irradiazione al terzo e quarto dito. Di rado, i neuromi si presentano contemporaneamente in entrambi gli spazi interdigitali.
Anatomia e fisiopatologia
Il neuroma di Morton “classico” è una lesione del nervo digitale comune che innerva il terzo e il quarto dito. Non è un vero neuroma, ma piuttosto una fibrosi perineurale irritata dove il nervo passa sotto al legamento trasverso dei metatarsi. È stato ipotizzato che, poiché il nervo digitale comune a livello del terzo spazio interdigitale riceve branche dal nervo plantare mediale e laterale (e ciò ne aumenta lo spessore),questo spieghi perché il terzo spazio interdigitale è il più coinvolto. Il coinvolgimento meno frequente del secondo interspazio può essere il risultato di una variazione anatomica della distribuzione dei nervi digitali comuni.
L’incidenza del neuroma interdigitale è 8 volte su 10 più frequente nelle donne.
Il meccanismo è probabilmente un’iperestensione cronica delle MTF (nelle scarpe con il tacco), con irrigidimento e irritazione del nervo da parte del legamento traverso dei metatarsi, che porta a una neuropatia da intrappolamento.
Percentuale dei sintomi preoperatori descritti dai pazienti con neuroma di Morton
Sintomo Incidenza %
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- Dolore plantare che aumenta col cammino 91
- Riduzione del dolore col riposo 89
- Dolore plantare 77
- Riduzione del dolore togliendo le scarpe 70
- Dolore irradiato alle dita 62
- Dolore urente 54
- Dolore acuto 40
- Torpore alle dita o al piede 40
- Dolore irradiato al piede o alla gamba 34
- Sensazione di crampo 34
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Da Mann R, Coughlin M: Surgery of the Foot and Ankle. St. Louis, Mosby,1997.
Diagnosi
La diagnosi di neuroma di Morton è clinica: non esistono test radiografici o elettrodiagnostici utili. Per stabilire la diagnosi corretta possono essere necessari controlli in serie.
Gli esami strumentali sono utili per escludere altre patologie che possono dare una sintomatologia simile o per evidenziare patologie concomitanti al Neuroma ma non sono indispensabili per la diagnosi diretta.
Diagnosi differenziale
Il neuroma di Morton può essere mimato da numerose altre condizioni. Per escludere una diagnosi scorretta di neuroma di Morton occorre prendere in considerazione la seguente diagnosi differenziale.
1. Dolore neurogeno, formicolio o torpore
- La neuropatia periferica di solito determina un torporepiù globale (intero piede o a guanto e calza piuttostoche nello spazio interdigitale e alle sue duedita) e non è dolorosa, salvo che nella fase iniziale.
- Una patologia degenerativa del disco è spesso associata ad alterazioni motorie, sensitive o dei riflessi più chea torpore nel singolo spazio interdigitale e nelle dita corrispondenti.
- Nella sindrome del tunnel tarsale, il segno di Tinel è positivo sopra il tunnel tarsale (caviglia mediale) e il torpore è limitato alla pianta del piede (assenza di torpore sul dorso).
- Lesioni del nervo plantare mediale o laterale.
2. Patologie della MTF
- Sinovite delle MTF delle quattro dita laterali da artrite reumatoide o sinovite non specifica: dà dolorabilità sopra la testa dei metatarsi o sopra la MTF più che nell’interspazio.
- Atrofia del cuscinetto adiposo o degenerazione del cuscinetto adiposo plantare o della capsula: dà dolorabilità sopra la testa dei metatarsi o alla MTF più che nello spazio interdigitale.
- Sublussazione o lussazione delle MTF laterali: dà dolorabilità sopra la testa del metatarso o sulla MTF più che nello spazio interdigitale.
- Artrosi della MTF: dà dolorabilità sopra la testa del metatarso o sulla MTF più che nello spazio interdigitale.
3. Lesioni della pianta del piede
- Cisti sinoviale: è di solito una massa dolorosa, ma non dà torpore o formicolio.
- Tumori dei tessuti molli dello spazio interdigitale; gangli,cisti sinoviale, lipoma, neoplasie dei tessuti molli: di solito massa dolente alla pressione, ma nessun torporeo formicolio.
- Ascesso. Ascesso della pianta del piede. Di solito massa dolente alla pressione, ma nessun torpore o formicolio. Trattamento e protocollo riabilitativoDopo l’escissione del neuroma di Morton
- Massima elevazione del piede per quanto è possibile per72 ore.
- Bendaggio dell’avampiede compressivo, leggero e ben imbottito all’interno di scarpe rigide per circa 3 settimane.
- Carico, se tollerato, con le stampelle per 1-14 giorni dopo l’operazione.
- Lavorare sugli esercizi attivi per il ROM della cavigliae lo stretching per evitare l’irrigidimentodella caviglia.
- A 3-4 settimane iniziare a utilizzare scarpe da tennis ampie, morbide, comode e non allacciate strettamente,dare inizio ad attività a basso impatto (ad es., cyclette).
- Trattamento conservativo iniziale del neuroma di Morton (neuroma interdigitale)Modificazione delle scarpe
- Usare scarpe morbide, ampie e comode con una punta ampia, che permetta al piede di allungarsi e di ridurre la pressione dei metatarsi sul nervo. Le donne dovrebbero calzare scarpe da tennis da uomo perché sono più larghe.
- Utilizzare scarpe con il tacco basso per evitare l’iperestensione delle articolazioni metatarsofalange dovuta ai tacchi alti.
- Cambiare il modo di allacciare le scarpe per evitare la pressione a livello dell’avampiede.
Cuscinetti nelle scarpe
- Un cuscinetto metatarsale posto prossimalmente al metatarso coinvolto può ridurre una parte delle pressioni sull’area infiammata
Terapia Manuale. Manipolazione della Fascia.
- La densificazione della fascia è un accumulo di fibre neocollagene prodotte dalla fascia per riparare le lesioni dovute a eccessive sollecitazioni meccaniche, chimiche e traumatiche. Questa riparazione o compenso serve a dare un precario equilibrio all’organismo. L’omeostasi che ne deriva non è fisiologica per cui spuntano alterazioni strutturali e funzionali, nonché sindromi dolorose. La causa, non è da ricercare nell’area di manifestazione sintomatica, ma nella Fascia. Questo è un vantaggio dal punto di vista terapeutico perché la fascia si può manipolare. L’osso, il muscolo, il nervo non sono malleabili dall’esterno, non sono deformabili».
Se il paziente continua a lamentare sintomi nonostante le modificazioni delle scarpe, i cuscinetti e la fisioterapia, è indicata una resezione chirurgica del neuroma di Morton.
Bibliografia
GreenÞeld J, Rea J Jr, Ilfeld FW: Mortons interdigital neuroma:indications for treatment by local injections versussurgery. Clin Orthop 185:142, 1984.
Mann RA, Coughlin MJ: Surgery of the Foot and Ankle, 6thed. St. Louis, Mosby, 1993.
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